Dietro alla mascherina troviamo gli occhi….occhi che da un anno a questa parte hanno provato tantissime emozioni e hanno dovuto fare straordinari perché’ la gran parte della comunicazione è stata affidata a loro.
Che cosa strana nel[member] ventunesimo secolo, nell’epoca dell’usa e getta, ci siamo ritrovati a dover parlare con gli occhi.
Molti poeti, scrittori passati hanno dedicato le loro opere a sguardi d’amore…d’ira….di tristezza…..perché GLI OCCHI SONO LA FINESTRA DELL’ ANIMA.
In questi anni così difficili ci è stata data la possibilità di REINVENTARCI….mascherandosi e ci è stato fatto fare un grande allenamento all’empatia…
Nella frenesia di questo millennio non rimane molto tempo per osservare e le persone empatiche sono persone attente a interpretare una mimica, un tono di voce a leggere uno sguardo…
Spesso ci si ritrova attori…schivando lo sguardo per non essere svelati….ma la mascherina ci ha costretto a comunicare con gli occhi e a prestare attenzione agli sguardi degli altri, ci ha dato la possibilità di ritrovarci in uno sguardo e nonostante la distanza avvicinare i nostri cuori…
Sicuramente come dicevo prima il pool di emozioni scatenate è vastissimo e i disagi sostenuti da questa pandemia si ripercuoteranno per anni….ma in questo fermarci abbiamo avuto la possibilità di ritrovarci ESSERI UMANI e prestare attenzione a noi stessi. Uomo come essere fisico con delle emozioni forti appartenente ad un mondo popolato da altri esseri umani.
Di Valentina Camozza [/member]